L'eiaculazione precoce: informazioni, cause e possibili rimedi
L'eiaculazione precoce: informazioni, cause e possibili rimedi
Informazioni utili sulla disfunzione più diffusa tra gli uomini
Quella dell'eiaculazione precoce è un disturbo che coinvolge più uomini, forse è anche una delle più grandi paure di questi ultimi. Un uomo affetto da questo problema, per motivi che si andranno a spiegare più avanti, è vittima di un'incapacità di controllare il proprio orgasmo.
L'eiaculazione precoce si può vedere da diversi punti di vista, ma ciò che bisogna chiedersi è se dipenda dalle prime esperienze sessuali o in seguito a problemi emotivi, tenendo ben presente che anche una serie di farmaci possano causarlo.
Le cause a livello organico, psicologico ed emotivo
Dal punto di vista organico, l'eiaculazione precoce può essere causata da una forte sensibilità del glande (la punta del pene, o anche la “testa”), che a sua volta può essere causata da fimosi (difficoltà nel ritrarre il prepuzio, che provoca anche forte dolore), o dal frenulo del pene troppo corto o anche da processi infiammatori. Sono cause psicologiche quando, durante l'infanzia e l'adolescenza, il soggetto ha praticato autoerotismo in modo eccessivo e frettoloso, causando così un'abitudine difficile da cambiare per il corpo. Emotive sono invece quando si tratta anche di ansia da prestazione o difficoltà a controllare la propria emotività.
A cosa si può collegare
L'eiaculazione precoce, per quanto strano possa essere, può anche essere causato ad esperienze adolescenziali. Una motivazione comune di questi casi, è quello di nascondere le pratiche autoerotiche agli adulti, facendo così abituare il corpo a tempi ristretti per eiaculare. Nella foga di nascondere l'atto, l'adolescente può stimolarsi più volte al punto avere un orgasmo in tempi troppo brevi, inferiori a 5 minuti.
Come curare e superare il proprio limite.
Esistono diverse terapie, medicinali e trattamenti vari.
Il primo trattamento è di tecniche e stimolazioni che permettono all'individuo di arrivare a controllare il proprio orgasmo, così da allungarne, con processi lenti, l'effetto, ma comprende anche serie di esercizi fatti in base al paziente e ai suoi bisogni. Il secondo trattamento dipende da farmaci, sfruttando medicinali anestetici locali o richiesti da dipartimenti formati da medici esperti, a livello nazionale ed europeo.
I rimedi farmacologici prevedono l'uso di anestetici locali in formulazione spray. Tale spray, applicato localmente e lasciato asciugare per pochi minuti, induce un effetto leggermente anestetico che consente al rapporto di continuare per più tempo, ritardando l’impulso dell'eiaculazione.
Ci sono farmaci che agiscono per aumentare la durata del rapporto, anche a seguito di una singola somministrazione, riuscendo così a migliorare le prestazioni di molto, tuttavia il loro effetto è portato ad aumentare a seguito di una somministrazione esagerata. Questi effetti sul prolungamento dei tempi per raggiungere l'eiaculazione tendono inoltre a mantenersi nel tempo anche dopo la sospensione del farmaco.
Dunque, l'eiaculazione precoce non è un problema irrisolvibile, le soluzioni sono molte. L'importante è riuscire a mantenere il controllo, razionalizzare su quelle che sono le possibilità ed intervenire subito. Se si ha anche un partner, l'essenziale è avere il pieno appoggio, così da sopportare con meno pressioni psicologiche il recupero, però non è da sottovalutare l'aspetto emotivo, per cui che si sia soli o in compagnia, questo è un percorso che va affrontato con decisione, sicurezza, ma anche supporto da ogni parte; famigliare, intima e medica.
Kegel: esercizi nati per l'incontinenza e la disfunzione erettile
Sono esercizi ideati da A. Kegel, un ginecologo americano della prima metà del novecento. Sono nient'altro che movimenti per esercitare i muscoli del pavimento pelvico, trovabili in qualsiasi versione e vengono spesso usati in diversi ambiti, poiché ritenuti efficaci. Infatti, anche se nati per migliorare il controllo delle urine, riguardano anche il rilassamento dei muscoli che circondano le zone più intime.
Prima di ogni altra cosa bisogna svuotare la vescica, in modo da non avere complicazioni, per poi fare una serie di particolari esercizi (circa dieci) almeno una volta al giorno.
Fino anche a sei settimane, possono essere fatti ogni giorno in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Dopo questo periodo di circa un mese e mezzo, molte persone notano progressi. Non è da sottovalutare lo sforzo fisico, in quanto un eccessiva pratica può portare gli effetti contrari, come il peggiorare dell'incontinenza urinaria.