Due problemi in un unico posto: sessualità ed incontinenza urinale
Due problemi in un unico posto: sessualità ed incontinenza urinale
I problemi con l'incontinenza urinaria per l'uomo
L'incontinenza urinaria è (oltre che essere chiamata volgarmente “vescica debole”), per definizione, l'incapacità di controllare la propria vescica, spesso seguono anche perdite involontarie di urina. Non va considerata come un disturbo leggero, perché come può essere un semplice fastidio per la vita quotidiana, può anche diventare una forma di disabilità. Bisogna infatti distinguere la necessità di urinare dall'incapacità di trattenere le urine, una questione ben diversa.
Una persona che soffre di incontinenza urinaria percepisce il bisogno di urinare un istante prima di perdere il liquido, riuscendo a trattenersi con molta difficoltà. Può essere causata da varie motivazioni, come per esempio lo stress emozionale. Non è da sottovalutare in quanto può portare a patologie più gravi (il diabete). In media colpisce in quarto delle persone anziane di sesso maschile, ed è grave per un terzo di questi ultimi.
Le dinamiche del nostro corpo
Come si può trovare scritto su ogni vecchio libro liceale, la prima cosa che si legge è dei reni “grandi come un pugno”. È forse la prima definizione che ricordiamo dalle lezioni di anatomia, ma ,i reni vanno ricordati anche per l'importante ruolo che svolgono nel nostro organismo.
I due “pugni” che si trovano all'interno del nostro corpo arrivano a filtrare anche 150 litri di sangue al giorno, da cui ricavano sostanze di scarto e arrivano a produrre fino a due litri di urina al giorno. Va precisato anche che il peso di un sacchetto di plastica contente un litro di qualsiasi sostanza è, circa, un chilogrammo. L'urina prodotta arriva in seguito nella vescica, mentre viene trasportata da due sottili tubi chiamati Ureteri. Una volta depositata, la vescica (questo piccolo sacco altamente elastico, che una volta riempita manda segnali alla persona. Essendo anche un contenitore dalle sembianze di un palloncino, può arrivare a contenere un certo numero di ml di urina, ma il giusto modo di comportarsi è quello di andare il bagno anche senza stimolo. Più la vescica è vuota meno sono dolori e fastidi che possono manifestarsi in seguito.
Un'ultima parte di cui parlare è la prostata, che appartiene agli uomini. Verso i 40 anni tutti la fanno controllare per una questione di sicurezza, ma in sostanza si tratta di una ghiandola vicino il retto e l'uretra, che produce la parte liquida trasparente dello sperma.
Cosa ha a che fare l'incontinenza urinaria con il sesso
Trattandosi di due questioni che appartengono allo stesso punto, è abbastanza logico che abbiano anche una stretta connessione. La sollecitazione attraverso i rapporti sessuali può conseguire in questo modo perdite involontarie (bisogna però specificare che la maggior parte delle incontinenze riguardano femmine). Le problematiche però non si fermano solamente alla perdita di alcuni liquidi, ma anche di assenza di orgasmo, coito interrotto e dolori vari, che possono colpire tutta la zona interessata.
Riguardo l'incontinenza fecale
Si tratta di una condizione per cui si fa grande difficoltà (o del tutto) nel controllare la fuoriuscita di feci (defecazione). Sono diverse le cause di questo problema (anche se rarissimo), che può essere causato dalla perdita di elasticità dei muscoli nella zona interessata, ma spesso viene ricollegata anche ad un costante rapporto anale con un membro di grandi dimensioni, tuttavia, questo non si è mai manifestato in tutti gli uomini, ma solo in una piccola percentuale. In altri casi si parla anche di operazioni mal riuscite che possono aver portato il problema della continenza fecale.
Rimedi e cure
La principale terapia prevede l'uso di farmaci, ma esiste anche un'operazione chirurgica, protesi che possano limitare l'urinazione ma anche rimedi naturali.
Tali rimedi naturali i semi di zucca (possono influenzare i muscoli pelvici), uva ursina (ricca di principi attivi), magnesio (viene consigliato per quasi tutte le forme di incontinenza, specie se l'organismo ha una carenza) e diversi rimedi omeopatici che hanno funzioni simili a questi ultimi tre.
Riguardo l'incontinenza fecale, la questione è diversa perché oltre l'uso di farmaci e la possibilità di aver bisogno di un'operazione, anziché fare ricorso alla medicina omeopatica può essere sufficiente il solo controllo della propria dieta, corretta con un'alimentazione che riesca a regolare il lavoro del proprio intestino.
Ciò che va fatto di sicuro è chiedere consiglio al proprio medico, che saprà come capire le necessità del singolo, ovvero cosa fare nei momenti di bisogno.